lunedì 13 novembre 2017

Fattura ogni 28 giorni: che bell'affare per le compagnie telefoniche

Ecco un esempio di truffa legalizzata, ove le regole del mercato arrivano a favorire in modo smaccato una parte (gli operatori telefonici) con grave danno dell'altra (i consumatori) senza che le norme (e chi le governa/controlla) possano limitare lo strapotere dei più forti.

Stiamo parlando della nuova e famigerata condotta commerciale, avviata dagli operatori di telefonia ed internet (ma anche dalla più grande piattaforma televisiva a pagamento: Sky), i quali hanno imposto ai loro clienti di pagare le bollette ogni  28 giorni, invece di quella tradizionale scadenza mensile.

La condotta, secondo stime attendibili, dovrebbe garantire alle quattro società telefoniche più importanti (Tim, Vodafone, WindTre e Fastweb) un maggiore introito annuo di un miliardo e 190 milioni di euro.

Le stesse società sono oggetto di un procedimento, avviato Garante per le Comunicazioni (l'AgCom), volto a verificare la correttezza della condotta commerciale tenuta dalle appena menzionate società, le quali hanno abbandonato la fatturazione mensile, calcolando le quattro settimane (28 giorni).

Il procedimento potrebbe (dovrebbe) concludersi con una sanzione massima di un milione 160 mila euro per ciascuno degli operatori commerciali: la somma è evidentemente irrisoria rispetto al vantaggio che le società stanno (e continueranno) ad incassare nel 2017/2018.

Come possono i maggiori operatori telefonici avere un incremento del loro fatturato?


Gli operatori fattureranno un miliardo in più ai consumatori attraverso il semplice sistema dei 28 giorni: vuol dire, in buona sostanza, che pagheremo 13 bollette all'anno rispetto alle attuali 12 per il medesimo servizio.

Il Garante per le Comunicazioni, con vari interventi pubblici, ha stigmatizzato l'aumento dei prezzi, ma in particolar modo ha avviato la procedura sanzionatoria verso le società telefoniche, accusate di scarsa traparenza nelle comunicazioni inoltrate ai clienti con riferimento alla modifica peggiorativa del contratto.

Non possiamo che condannare questo tipo di condotta il cui fine è quello di aumentare, in modo tutt'altro che trasparente, i costi che i consumatori devono sostenere per il servizio offerto dalle compagnie telefoniche, evidenziando che queste condotte potranno, ad un certo punto, ritorcesi contro le stesse società fornitrice allorché i consumatori cercheranno di abbandonare dei servizi estremamente onerosi.

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