domenica 14 gennaio 2018

Hanno aumentato i costi del conto corrente di 25 euro? non è sempre legittimo (come difendersi)

Il Collegio di Torino dell'ABF, con la recente decisione n. 4845 del 5 maggio 2017, ha dichiarato illegittima la condotta della banca che aumenta i costi del conto corrente in assenza di un giustificato motivo.

Nel caso di specie, un correntista si è rivolto all'ABF per chiedere la restituzione delle spese addebitate dalla banca a titolo di "spese per elaborazione competenze del periodo di liquidazione" un aumento di euro 25,00, giustificate quale partecipazione una tantum del correntista alla creazione del Fondo Nazionale di Risoluzione creato per le crisi bancarie.

La banca, quindi, aveva giustificato l'addebito ai clienti con il recepimento in Italia della Direttiva 2014/59/UE che ha istituito del citato Fondo, al quale ogni intermediario bancario deve partecipare.

La scelta è stata, nella specifica vicenda affrontata dall'Arbitro, così giustificata "Il Banco in questo frangente ha ritenuto opportuno evitare di aumentare strutturalmente il costo puntuale di singoli prodotti o voci di spesa (peraltro i nostri conti correnti, come da tabelle di confronto degli Indici Sintetici di Costo, continuano a rimanere tra i più competitivi del mercato), ma ha preferito agire con la massima trasparenza introducendo una spesa, della quale viene chiaramente indicata la finalità, limitata alla sola liquidazione del 31/12/2016. La nota in calce alla "proposta" precisa, infatti, che a partire dal 1/1/2017 le spese in esame torneranno ad assumere il valore precedentemente attribuito".

L'Arbitro ha ritenuto tale aumento una tantum non legittimo, ovvero non conforme all'esercizio da parte della banca dello ius variandi che le spetta ex art. 118 TUB, ovvero la possibilità di poter modificare unilateralmente le condizioni del rapporto bancario con aumento - anche momentaneo - delle spese di tenuta del conto corrente.

In particolare, l'ABF ha ritenuto che la banca non abbia rispettato il principio del giustificato motivo, presupposto necessario per legittimare la modifica delle condizioni contrattuali, né abbia chiarito tali ragioni al cliente.

E quindi, il cliente ha ottenuto la restituzione dei 25 euro addebitati dalla banca.

Cosa vi consigliamo? diffidate la banca a restituirivi gli euro addebitati dalla banca e, in caso di risposta negativa, rivolgetevi all'Arbitro Bancario Finanzario.

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